Luogo: Comune di San Pancrazio Salentino Piazza Umberto I, 5, San Pancrazio Salentino

La funzione del lavoro psicologico nella struttura Sprar, e ancora in modo più marcato nell’ambito dei percorsi di autonomia, risiede quindi nel costante processo di sostegno al migrante a pensare, ripensare e orientare il progetto migratorio e di autonomia: sentirne la concretezza e la fattibilità; costruire un sentimento di fiducia nel percorso di integrazione individuato; gestire le frustrazioni nelle fasi di uscita dalle strutture e naturalmente nel lavoro di rielaborazione delle sofferenze e lacerazioni proprie del percorso migratorio. Al contempo, medesimo impegno deve essere posto nell’evitare che il personale del sistema di accoglienza favorisca la costruzione di una relazione di dipendenza, che oscilli dal tentativo di accudimento e rassicurazione, al sentimento espulsivo e di insofferenza. Grandissima attenzione va prestata alla capacità del personale di essere di sostegno, di stimolo, capace di empatia e ascolto, ma sempre attento ad evitare reazioni di invischiamento e passivizzazione.

L’azione di sostegno all’autonomia costituisce un momento topico per la ricostruzione di un progetto migratorio: nel senso di definizione, precisazione, riformulazione o individuazione (mai come in questi casi è opportuno parlare di vera e propria “individuazione”) di un progetto migratorio che possa dirsi tale, in termini di sensatezza e sostenibilità.